MOSTRA DI PITTURA DI ROSY MINISTERI
Sono la luce e le ombre, sapientemente plasmate dalle mani dall’artista, che danno concretezza ai dipinti alla mostra personale di Rosy Ministeri che si inaugura sabato 4 aprile, alle ore 17,00, presso i locali comunali dello Stagnone a Valledolmo e che rimarrà aperta fino al 18 aprile, tutti i giorni dalle 17,00 alle 20,30. Si riporta qui di seguito la recensione di Franco Spena, pittore e critico d’arte.
La luce che si poggia sulle superfici, che modula gli spazi e che modella le forme è una delle chiavi possibili che conducono alla comprensione della ricerca di Rosy Ministeri; una ricerca che si sviluppo per toni soffusi, che si muove quasi in punta di piedi, che suggerisce atmosfere all’interno delle quale entrare a passi leggeri. Atmosfere generate dal silenzio dei suoi personaggi – delle sue donne – poiché le donne sono i suoi soggetti preferiti a parte qualche rara digressione. E la luce non può fare a meno delle ombre, di quelle pieghe misteriose all’interno delle quali si adagia e si assopisce anche, alleggerendo i toni che scandiscono la composizione attraverso un succedersi graduale, un degradare che conduce a quella magica oscurità all’interno della quale nascono le forme. In questo caso i ritratti di donna sembrano emergere dal buio che li genera per movimenti lenti, per un ritmo slow che sembra irradiarsi nei livelli della composizione e che trasforma l’inquieto evento dell’apparire in un immaginifico e serenante rapportarsi con una irrealtà magicamente distante e inafferrabile.Poiché nella eterea compostezza nella quale sono immerse, le donne appaiono sospese in un mondo senza tempo, intoccabili come se fossero protette da una sfera di cristallo, misteriose nel modularsi degli sguardi, quasi magiche nella tersa purezza del colore che ne esalta la bellezza.In effetti le donne di Rosy Ministeri sono soggetti idealizzati - sono visioni di donna - sciolti da ogni legame con la realtà dalla quale sembrano non potere essere scalfiti in omaggio alla proclamazione di una bellezza che l’artista ricerca al di là della forma, e che si manifesta in modelli di estremo equilibrio tra la raffinata fisionomia dei volti e il distribuirsi dei panneggi che concorrono a dare movimento alla composizione.Composizione quasi accarezzata dal colore sia quando l’artista mostra il suo amore per la pittura attraverso il calore delle cromie sia quando come nelle ultime opere, rinuncia al colore acceso per muoversi nella raffinata atmosfera del bianco e nero.
SETTIMANA SANTA: EVOCAZIONE SACRA DELLA PASSIONE DI CRISTO
Dopo circa 10 anni si ripropone a Valledolmo la Passione Vivente. Dal chiaro e significativo titolo che la contraddistingue – Martùariu –, la rappresentazione, sotto la regia e la sceneggiatura del giovane valledolmese Giuseppe Sangiorgi, già dalle premesse si candida ad essere uno degli importanti eventi nel circondario rappresentativi della Santa Pasqua.
Martùariu è un progetto che Giuseppe Sangiorgi aveva nella mente e nel cuore da qualche anno, memore delle scorse edizioni della Passione Vivente Valledolmese e stimolato dalla recente ricerca di antichi testi e lamenti sacri della Settimana Santa. Da questa ricerca ne è scaturita l’idea di riproporre il contenuto dell’evento alleggerendolo da ciò che al regista è sembrato marginale, concentrando il lavoro artistico sull’essenza della rievocazione sacra, provando a riportarla alle sonorità e alle suggestioni originali.
La scelta di usare la lingua siciliana nella narrazione dell’evento appare la strada più naturale. Una lingua ed un linguaggio che, facendo perno sulla bellissima passio, che fino a qualche tempo fa si recitava – e prima ancora, forse, si cantava – durante la Settimana Santa, viene sapientemente contaminata con lamenti di provenienza campana e siciliana (di Butera): tra questi, l’interpretazione dello storico gruppo di lamentatori di Montedoro, tra i più bravi e conosciuti di Sicilia, darà valore aggiunto alla rievocazione dello strazio vissuto.
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CRESCONO I SERVIZI AMBULATORIALI A SERVIZIO DELLA COMUNITA’
Al servizio di pediatria, già attivo nel nostro comune dall’autunno 2008, si aggiungeranno presto quelli di diabetologia e di cardiologia. Presso i locali comunali dello Stagnone, dove attualmente è svolto il servizio di guardia medica, sarà possibile effettuare le sopra descritte visite mediche specialistiche con medici convenzionati con l’A.S.L. n. 6. Sono state così accolte dai vertici dall’Azienda Sanitaria le richieste e le istanze del territorio e della locale comunità che in tal modo non dovrà più recarsi fuori per effettuare visite e controlli. | |
Il diabetologo, dott. Marco Giordano, sarà presente in ambulatorio a partire da venerdì 3 aprile 2009, ogni quindici giorni. Sempre quindicinale l’appuntamento con il cardiologo, dott.ssa Maria Pina Midulla, a partire da martedì 5 maggio 2009. Per entrambi l’orario di inizio del ricevimento è alle ore 9,00. È possibile prenotarsi telefonicamente tutti i mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 19,00 al numero 0921-544325. Rimane invariato l’orario di ricevimento del pediatra nei giorni di lunedì e giovedì di ogni settimana. L’amministrazione comunale si sta tuttora adoperando per potenziare ulteriormente il servizio con altri medici specialisti che presto potrebbero aggiungersi a quelli attuali. |
CONTRIBUTO PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
Con la G.U.R.S. del 6 marzo u.s. la Regione siciliana mette in pubblicazione un bando per le piccole e medie imprese commerciali ed artigiane interessate all’acquisto e alla realizzazione di impianti di video sorveglianza tesi a garantire la sicurezza passiva della propria sede e delle relative unità operative. Beneficiari dell’intervento sono le PMI commerciali iscritte nel registro delle imprese che hanno sede o unità operativa nel territorio | |
regionale, nonché gli artigiani iscritti all’albo provinciale e al registro delle imprese che nei propri locali vendono la produzione realizzata.Sono ammissibili al contributo l’acquisto in proprietà e l’istallazione di impianti di videosorveglianza nuovi con collegamento telematico con gli origani di polizia. Rimangono esclusi dal contributo le opere edilizie, la manutenzione e l’IVA pagata per l’acquisto. La misura del contributo, fino ad esaurimento dei fondi disponibili, è del 50% della spesa sostenuta ritenuta ammissibile e, comunque, fino ad un massimo di 2.000 € per ciascuna unità locale. Le domande per la concessione del contributo, redatte secondo il modello A allegato al bando, dovranno essere inviate a partire dal 21.3.2009, esclusivamente a mezzo raccomandata A/R, all’Assessorato Regionale della Cooperazione, del Commercio, del’Artigianato e della Pesca – Servizio 5/S Commercio, via degli Emiri n. 45 – 90135 Palermo. |
STRADA PIU’ SICURA PER ARRIVARE ALLA STAZIONE FS: ABBATTUTO IL RUDERE
Dopo alcuni decenni e qualche evitabile incidente stradale, è stato finalmente abbattuto il rudere delle ferrovie dello stato posto in prossimità della stazione FS di Valledolmo, sulla SP 41, che restringeva la carreggiata proprio nella curva ed ostruiva la visibilità ai conducenti di entrambi le direzioni di marcia. Quello che fino a ieri si presentava come un rudere era stato costruito negli anni ’60 per rispondere alle necessità del personale addetto alla manutenzione e alle riparazioni delle rotaie ferroviarie, i cosiddetti “operai di armamento”; | |
in quella struttura, composta da due stanze e un servizio igienico, il personale trovava il luogo dove depositare e custodire materiale e attrezzature e dove rifocillarsi nelle ore mediane, avendovi ricavato un angolo cottura per la preparazione di un piatto caldo. Poi, a partire dal 1985, allorquando le ferrovie cessano di essere azienda esclusivamente pubblica, con l’inizio del processo di dismissione, di tagli al personale, di chiusura delle stazioni e di esternalizzazione della manutenzione, le stazioni ferroviarie secondarie - come quella di Valledolmo - vengono chiuse e con esse non hanno più motivo di esistere le infrastrutture di supporto, quale era quella appena abbattuta.Grazie all’interessamento congiunto dell’Amministrazione comunale e dell’Assessorato provinciale alla viabilità si è riusciti ad abbattere quella che sembrava, a chiunque transitasse da quel punto, un’inutile struttura fatiscente posta unicamente a danno della sicurezza stradale e dei tanti automobilisti che attraversano quel tratto. Oggi la strada si presenta libera da intralci visivi e quindi più sicura. Rimane ancora da intervenire - in quel tratto - per evitare che ogni qual volta giungano abbondanti piogge la strada si trasformi in un pantano melmoso per la discesa a valle del terreno dei campi. |